Timothy Matthew Howard, detto Tim (North Brunswick, 6 marzo 1979), è un dirigente sportivo ed ex calciatore statunitense, di ruolo portiere, proprietario dello Houston Dynamo e opinionista per la NBC.
Biografia
Tim Howard è nato a North Brunswick da padre di origini sudafricane e madre ungherese. Nonostante il padre avesse divorziato dalla madre quando Tim aveva solamente 3 anni, questi mantenne comunque una forte presenza nella vita del figlio e di suo fratello Chris, coinvolgendoli in vari sport sin dalla piccola età. Prima che i due iniziassero a camminare, il padre ebbe già comprato loro l'attrezzatura per diversi sport affinché potesse vedere quali sport preferissero i due figli. Da questo "esperimento", Tim mostrò interesse per il basket e per il calcio. All'età di 10 anni gli venne diagnosticata la Sindrome di Tourette, il Disturbo ossessivo-compulsivo e il Disturbo da deficit di attenzione/iperattività. Tim Mulqueen, allora assistente allenatore per la nazionale maschile di calcio under 17 degli Stati Uniti, notò Howard giocare su un campo da lui frequentato e da quel momento si fece carico di lui. Alle scuole superiori Howard non solo mostrava grandi abilità nel calcio, ma portò anche la sua squadra di basket alle finali dello stato nell'ultimo anno. Ad ogni modo le abilità che aveva nel giocare a calcio erano meno sorprendenti di quelle che aveva nel giocare a basket. Nel team del suo liceo era solito a giocare come centrocampista, ma era molto più bravo come portiere e quindi si formò in questo ruolo. All'età di 15 anni Timothy entrò a far parte della nazionale giovanile degli States.
Caratteristiche tecniche
Portiere atletico, dotato di ottimi riflessi e bravo a giocare coi piedi.
Carriera
Club
Inizi (1997-2003)
Ha iniziato la carriera nei North Jersey Imperials, prima di trasferirsi ai MetroStars.
Manchester United (2003-2006)
Le sue prestazioni non sono passate inosservate tanto che nel 2003 firma per il Manchester United. Nella prima stagione è titolare e disputa delle buone prestazioni, commettendo però un errore che è costato allo United l'eliminazione dalla Champions League contro il Porto futuro vincitore del torneo.
Nelle due stagioni successive viene tuttavia relegato in panchina per via di altri errori commessi.
Everton (2006-2016)
Nel 2006 si trasferisce all'Everton, dove milita per 10 anni fornendo ottime prestazioni. Il 4 gennaio 2012 realizza un gol con un rinvio che rimbalza per poi scavalcare l'estremo difensore e insaccarsi in rete, nella partita contro il Bolton (persa per 2-1), sbloccando il risultato ma decidendo di non esultare per rispetto del portiere avversario. Si tratta del secondo gol da più lontano di sempre, da una distanza di 96 yards (87 metri): batte il record dell'irlandese Tyson Farago, difensore (94 yard o 85,5 metri) ma è a sua volta battuto da Begovic (100 yard o 92,5 metri). Le sue prestazioni sono andate in calando dal 2014, tanto che non è più stato titolare indiscusso del club da quella stagione (seppur giocando la maggior parte delle partite dei Toffees).
Colorado Rapids (2016-2019)
Dopo 10 anni di permanenza tra le file dei Toffees, nel marzo del 2016 decide di ritornare a giocare in patria in MLS tra le file dei Colorado Rapids.
Memphis 901 (2020-2021)
Nella stagione 2020-21 gioca per il Memphis 901 e annuncia il ritiro il 1 dicembre 2020. Diventerà poi socio di minoranza e dirigente sportivo del club.
Nazionale
Nel 2006 viene convocato per il Campionato mondiale di calcio 2006 come vice di Kasey Keller, non scendendo mai in campo. La nazionale nella competizione ottiene solo un punto (contro i futuri campioni italiani) arrivando ultima nel Girone E.
Nella Confederations Cup 2009 ha vinto il guanto d'oro.
Nel 2010 viene convocato dal CT Bob Bradley per il Campionato mondiale di calcio 2010 in Sudafrica, in cui contribuisce a far sì che la squadra arrivi agli ottavi di finale.
Nel 2014 partecipa al Campionato mondiale di calcio 2014 in Brasile. Durante l'ottavo di finale contro il Belgio, poi perso 2-1 ai supplementari, ha stabilito il record di parate in una partita di un mondiale, fermando per 16 volte le conclusioni a rete degli avversari (il precedente record era di 13 parate del peruviano Ramón Quiroga).
Viene convocato per la Copa América Centenario negli Stati Uniti.
Con 121 gare disputate è il portiere con il maggior numero di presenze nella storia nazionale statunitense.
Statistiche
Presenze e reti nei club
Statistiche aggiornate al termine della carriera.
Cronologia presenze e reti in nazionale
Palmarès
Club
- Community Shield: 1
- Manchester United: 2003
- Coppa d'Inghilterra: 1
- Manchester United: 2003-2004
- Coppa di Lega inglese: 1
- Manchester United: 2005-2006
Nazionale
- Gold Cup: 2
- 2007, 2017
Individuale
- MLS Best XI: 2
- 2001, 2002
- Squadra dell'anno della PFA: 1
- 2004
- U.S. Soccer Athlete of the Year: 2
- 2008, 2014
- Guanto d'oro della FIFA Confederations Cup: 1
- 2009
Note
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Tim Howard
Collegamenti esterni
- (EN) Tim Howard, su national-football-teams.com, National Football Teams.
- (DE, EN, IT) Tim Howard (calciatore), su Transfermarkt, Transfermarkt GmbH & Co. KG.
- (DE, EN, IT) Tim Howard (allenatore), su Transfermarkt, Transfermarkt GmbH & Co. KG.
- Tim Howard, su it.soccerway.com, Perform Group.
- Tim Howard, su smr.worldfootball.net, HEIM:SPIEL Medien GmbH.
- (EN) Tim Howard, su soccerbase.com, Racing Post.
- (FR) Tim Howard, su lequipe.fr, L'Équipe 24/24.
- (EN, ES, CA) Tim Howard, su BDFutbol.com.
- (EN) Tim Howard, su Olympedia.
- (ES) Tim Howard, su AS.com.
- (EN) Tim Howard, su IMDb, IMDb.com.




